Recanati

La Città di Recanati, famosa nel mondo per aver dato i natali a Giacomo Leopardi,  si eleva sul crinale tortuoso di un colle tra le valli dei  fiumi Potenza e Musone.  Per la sua posizione,  Recanati  è una tipica città-balcone dalla quale si ammira un suggestivo panorama: oltre il mare Adriatico, che si fa luce nelle giornate soleggiate e limpide, si scorgono le coste slave velate di bruma.  Più a nord lo sguardo incontra il possente monte Conero le cui pendici sembrano dissolversi nelle acque del mare prima di frammentarsi nelle vivaci località della riviera. Dal monte Tabor, l’”ermo colle” leopardiano, emergono all’orizzonte, lontani e possenti i “monti azzurri”, quei monti che furono regno recondito e misterioso della Sibilla. Lungo i pendii intensi di vigneti e uliveti,  un geometrico mosaico di colori segna le diverse coltivazioni ed è interrotto,  qua e là, da torrenti, da ciuffi di alberi, da case e borghi. Durante l’alto medioevo,  gli abitanti vivevano all’ombra di tre castelli feudali,  Monte Volpino,  Monte Morello e Monte Muzio.  Verso la metà del sec. XII  si unirono dando luogo al libero comune.  A motivo di un raggiunto prestigio e di una acquisita sicurezza,  a Recanati si sviluppò una nota e rinomata fiera frequentata per oltre cinque secoli da tutti gli abitanti della Marca. Nel 1294 la traslazione della Santa Casa determinò la giurisdizione di Recanati sul santuario, ormai frequentata meta di  pellegrinaggi,  e sull’abitato di Loreto.  Vissuta per secoli nell’ambito dello Stato Pontificio, nel 1860 entrò a far parte del Regno d’Italia.

Da non perdere:
Il Museo Civico a Villa Colloredo Mels
che conserva, tra le altre opere d’arte, tre importanti quadri di Lorenzo Lotto: l’Annunciazione ( 1532), il Polittico di San Domenico (1508) e la Trasfigurazione ( 1512).
La Cattedrale di S. Flaviano con il soffitto in legno dorato e la tomba di papa Gregorio XII.                              La Chiesa di Sant’Agostino con la Torre “del passero solitario”.
I luoghi leopardiani: Casa Leopardi , la Piazzola del Sabato del Villaggio; il Colle dell’Infinito. Il panorama splendido e vario, dal mare del Conero fino ai “monti azzurri”.

I personaggi più importanti

Oltre a Giacomo Leopardi, Recanati ha dato i natali a Beniamino Gigli, un tenore di fama internazionale e uno dei più celebri cantanti lirici. La sua naturale predisposizione al bel canto lo portò a Roma; dopo la  formazione al conservatorio, esordì nel 1914 a Rovigo nella Gioconda. Ben presto fu ricercatissimo da tutti i principali teatri del mondo: al Metropolitan di New York fu presente per dodici stagioni consecutive.         Dotato di una voce dolce ed educata perfettamente, è rimasto  famoso per la sua tipica emotività vocale con cui sempre provocò grande entusiasmo  nel pubblico. Si spense a Roma nel 1957. Recanati gli ha dedicato un Museo che ha sede nel teatro Persiani.

Cosa vedere
La Cattedrale di  S. Flaviano
presenta evidenti i rimaneggiamenti del sec. 18°. Colpisce il maestoso e ricco soffitto a cassettoni voluto dal cardinale Galamini nel 1620. Qui è conservato il sarcofago che raccoglie le spoglie del papa Gregorio XII ( Venezia 1323 ca. – Recanati 1417 ) deposto nel 1409 e nominato legato della Marca di Ancona.
Il Museo diocesano di arte sacra,  conserva dipinti, sculture, reperti archeologici e preziosa oreficeria. Un affresco dovuto a Lorenzo Lotto ( 1513) raffigurante San Vincenzo Ferrer è nella Chiesa di S. Domenico, edificata nel sec.13° e riformata agli inizi del ‘700. Nell’interno barocco risaltano l’altare maggiore in legno con velatura in oro zecchino come le decorazioni delle cantorie, del pulpito e dei coretti. La Chiesa di S. Anna costruita nel sec.XIII  è di particolare importanza per le tradizioni lauretane : al suo interno, infatti, è conservata una fedele riproduzione della Santa Casa di Loreto. A questo modello si rivolgevano quanti, per impedimenti fisici, non potevano recarsi a venerare la Madonna del Santuario di Loreto. E’ presente anche un’antichissima copia della statua della Madonna lauretana. La Chiesa di S. Agostino fu edificata in stile gotico insieme con il convento degli Eremitani intorno al 1270. Rifatta un secolo più tardi, conserva il portale disegnato da Giuliano da Maiano ( 1484). Dal chiostro è visibile la Torre “del passero solitario” risalente al sec.13°, che ha ispirato il Leopardi nell’omonima composizione. Per la Chiesa di S.Maria dei Mercanti Lorenzo Lotto realizzò la nota Annunciazione, oggi conservata nel Museo civico di Villa  Colloredo Mels. Un’altra importante opera, la Madonna dell’insalata, attribuita al Caravaggio, è conservata nella Chiesa dei Cappuccini. Sull’altare maggiore costruito in legno di noce, secondo la tradizione cappucina, è visibile  una Madonna di Loreto dovuta al  Pomarancio. Di impianto romanico-gotico è la Chiesa di S.Vito,  Patrono di Recanati, riformata nel sec. XVIII  con la facciata disegnata dal Vanvitelli.  Annesso alla chiesa si trova l’Oratorio della Congregazione dei Nobili nella quale il giovane Leopardi  lesse i suoi “Discorsi sacri” in varie solennità religiose.  Officiata per circa due secoli dai gesuiti, all’interno si conservano le spoglie di Nicolas Bodilla, uno dei primi compagni di Sant’Ignazio di Loyola.
Nella piazzola del Sabato del villaggio s’innalza la Chiesa di S. Maria di Montemorello, l’antica S. Maria de platea.
La Torre del borgo fu costruita nella seconda metà del sec. 12° come simbolo della unificazione degli originari castelli in unico comune.
Il  Palazzo Municipale risale invece alla fine del 19° secolo con decorazioni interne di G. Koch. Di fronte, sulla piazza, il noto monumento di Giacomo Leopardi di Ugolino Panichi.
Di interesse architettonico e storico sono le varie porte di accesso alla città conservate nei riattamenti e restauri del sec. XIX. Il Teatro Persiani, costruito su disegno di Tommaso Brandoni, fu inaugurato nel 1840 e dedicato al musicista recanatese Giuseppe Persiani. In occasione del centenario della nascita di Leopardi, nel 1898, Mascagn i vi diresse un suo “poema sinfonico” mentre Beniamino Gigli, illustre tenore recanatese, cantò in “Tosca” e “Bohéme”.
Il Palazzo Malpeli è un edificio di particolare valore storico e architettonico dall’impianto databile al sec.XV. I quattro archi tamponati che si aprono in facciata sono probabilmente traccia del portico di cui erano fornite molte abitazioni- bottega di Recanati per la rinomata fiera cittadina.
Degni di nota sono alcuni luoghi resi famosi in tutto il mondo per i legami con il poeta recanatese:  la Casa Leopardi , abitazione di Giacomo con la biblioteca di circa 25.000 volumi; la piazzola Sabato del Villaggio, antistante il palazzo della famiglia; la sommità del Monte Tabor, conosciuta come Colle dell’infinito, che ispirò l’omonimo  “idillio”.

Video Candidatura Capitale Italiana della Cultura 2018

Siti di riferimento:

www.comune.recanati.mc.it     www.recanatiturismo.it                                                                                                                                          www.giacomoleopardi.it
www.centrostudileopardiani.it
www.villacolloredomels.it

www.prolocorecanati.it

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